Convegno nell'ambito della mostra "La Fotografia e il Neorealismo in Italia, 1945 – 1965"
Incontro su Fotografia e Neorealismo in Italia, 1945-1965
Incontro su
Fotografia e Neorealismo in Italia, 1945 -1965
moderatore
Giulio Forti
Direttore Reflex
interverranno:
Gianfranco Arciero
Presidente del Centro Studi e Ricerche sulla Cultura Visuale e sui Linguaggi della Comunicazione
Direttore di DossierDomani
Piergiorgio Branzi
Fotografo
Walter Liva
Coordinatore CRAF di Spilimbergo, Curatore della Mostra
Claudio Marcozzi
Fotografo
Il Politecnico di Elio Vittorini, a cui collaborò con i suoi fotoracconti anche Luigi Crocenzi, rappresentò nel dopoguerra, l’avvio della pratica del racconto fotografico, che divenne la principale caratterizzazione dei fotografi neorealisti.
Negli anni successivi, contestualmente a un dibattito acceso tra i diversi filoni di pensiero sorsero altri gruppi come il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia di Spilimbergo che intorno a Italo Zannier vide aderire anche Fulvio Roiter e quindi Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori ed altri ancora.
Questa grande stagione culturale ebbe tuttavia una vita breve in anni in cui il boom economico stava rapidamente cambiando il modo di vita degli italiani e trasformando anche il Friuli contadino celebrato da Pasolini.
Nello stesso tempo, come Federico Fellini nel cinema (o anche Antonioni in Blow Up) apparve anche in fotografia un nuovo linguaggio, anche onirico con Mario Giacomelli che ribaltò completamente il punto di vista del neorealismo introducendo nelle immagini una nuova poesia tonale, onirica e che fecero di lui il più importante fotografo italiano del Novecento.
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69016