I fondi fotografici di Mario Carbone ed Emilio Gentilini

Il fondo fotografico Mario Carbone (San Sosti CS, 1924) si compone di 12 opere fotografiche acquisite dall’Amministrazione Capitolina nel 1997 e da una successiva donazione (2014) di circa 60 altri scatti eseguiti a Roma tra gli anni Cinquanta e Ottanta del secolo scorso.

Acquisito nel 2007 da Emilio Gentilini (Montecchio TR, 1940), il fondo dei 200 scatti fotografici eseguiti tra il 1971 e il 1972 ritraggono il Rione di Trastevere e i trasteverini intenti e indaffarati in molteplici attività con ironia e personale leggerezza. Nel fondo sono raccolte anche molte le immagini dedicate alla socialità e alla religiosità e, ancora, allo svago e al tempo libero vissuti fuori dalle mura domestiche: strade, marciapiedi e cortili diventano territorio vissuto e partecipato.

 

Dettaglio di Coppia di anziani in un'osteria di Trastevere 1956

Le immagini di Mario Carbone si distinguono per una poetica realista che documenta luoghi ed individui colti con nitida coerenza sia nelle istantanee che ritraggono ambulanti e operai nei rioni della città popolare, sia in quelle che documentano le vie dell’arte o della moda (Via Margutta, Via Veneto, Piazza del Popolo), frequentate da signore eleganti e personaggi famosi.

La scelta del soggetto e l’inquadratura di Carbone diventano più intensi nei ritratti a tema spirituale come fedeli in visita a San Pietro con il sacerdote che fa da cicerone o le turiste devote inginocchiate con i loro abiti stravaganti. Le donne e gli uomini ritratti nella semioscurità delle osterie come la nota “Osteria del Vero Albano” sono invece pervase da una vena di struggente malinconia.

Le immagini di Roma degli anni Settanta e Ottanta del XX secolo danno invece più spazio alle tematiche sociali: le manifestazioni politiche e di protesta, la scena “povera” e le pareti spoglie di cantine e garage adattate a palcoscenici dove Carbone ritrae l’avventura irripetibile dei teatri d’avanguardia romani.

Il territorio di Emilio Gentilini, dove si colgono i primi segnali del cambiamento sociale e culturale della metà degli anni Settanta, ovvero del cosiddetto processo di “gentrificazione” del centro storico della città, diventa la storia di Trastevere nella prima metà degli anni Settanta.

In una parte importante degli scatti è vivo l’omaggio poetico e malinconico alle trasteverine collocato in precisa contrapposizione alle ragazze in minigonna che si affacciano idealmente sul mondo nuovo. Sono gli anni in cui ancora resiste la rigorosa separazione dei sessi negli spazi pubblici, ma le donne, quasi rovesciando simbolicamente la servitù della casa patriarcale, ne sono le protagoniste, sono la voce del quartiere, le animatrici della vita quotidiana

Ai due fotografi, dal 1° marzo al 5 maggio 2014, il Museo di Roma in Trastevere ha dedicato la mostra temporanea I volti, le pietre, la città. Mario Carbone – Emilio Gentilini, che con le loro opere fotografiche hanno fermato gli istanti di un patrimonio prezioso di umanità generosa e vitale che si fonde con la storia stessa della città che abitano.

Le opere fotografiche sono allestite nel museo periodicamente.