Da muratori a costruttori. La parabola dell'autocostruito nella periferia romana del Novecento
Incontro a cura di Stefania Ficacci. Suggerire una nuova analisi sul fenomeno dell’edilizia “abusiva” che ha caratterizzato lo sviluppo della periferia romana soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, significa ritornare ad indagare sulla politica edilizia e urbanistica promossa dal regime fascista,
al fine di comprenderne le reali responsabilità rispetto all’inefficacia del controllo amministrativo mediante i piani regolatori e alla mancanza di un’eticità nei comportamenti di tutti gli attori del mercato delle costruzioni. Ma nella realtà il quadro interpretativo appare profondamente articolato e non esauribile ad uno scontro di forze fra governance e lobby dell’edilizia. Ad uno sguardo capace di “liberarsi” dal giudizio eminentemente morale con il quale è stato letto tutto il fenomeno dell’espansione della periferia a Roma, lo studioso scopre una varietà di attori e un uno sfaccettato panorama di problemi e di soluzioni.
L’incontro vuole offrire una lettura differente del fenomeno dell’ ”abusivismo” nello sviluppo edilizio dei tanti quartieri periferici romani, realizzati nel corso del Novecento, con un focus che suggerisce di definire alcune pratiche di costruzione, interpretate come abusive nel corso del secondo dopoguerra, come conseguenze di attività ritenute spesso risolutive rispetto al problema abitativo e, anzi, via via normativizzate e adottate. In questo modo è possibile seguire la parabola di coloro che proposero una soluzione al problema abitativo attraverso l’autopromozione edilizia, così da stimolare ad una riflessione più ampia e articolata della costruzione di Roma nella contemporaneità.
Stefania Ficacci , dottore di ricerca in Storia urbana e rurale presso l’Università degli studi di Perugia, si occupa dello studio dello sviluppo storico e sociale delle periferie metropolitane nel Novecento, con particolare attenzione alle tematiche relative alle identità territoriali e alla conservazione e trasmissione della memoria storica delle comunità urbane. A tale proposito ha pubblicato il volume Tor Pignattara. Fascismo e Resistenza di un quartiere romano, Franco Angeli Milano 2007. E’ membro del direttivo dell’Associazione Italiana di Storia Orale, per la quale svolge attività di didattica sulla metodologia della raccolta e delle restituzione delle fonti orali in storiografia, con particolare attenzione ai nuovi linguaggi di digital storytelling. Attualmente svolge attività di ricerca per il Laboratorio di storia orale del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, collaborando ad un progetto “TerrEvolute”, sulla realizzazione di archivi digitali della storia dei consorzi di bonifica del padovano.
Informazioni
Martedì 19 aprile 2016 alle ore 16.00
L'appuntamento è prenotabile a partire da fine novembre 2015
Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni
Partecipazione all'incontro: gratuito
Prenotazione obbligatoria
Prenotazion eobbligatoria
Tel. +39 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)
Numero massimo di partecipanti: 70
È previsto il rilascio dell’attestato di formazione
Sapienza Università di Roma
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di studi storico-artistici (triennale); storia dell’arte (magistale); storia, antropologia, religioni (triennale); scienze storiche (età moderna-età contemporanea/magistrale) de “La Sapienza” al riconoscimento di due crediti formativi universitari.
Università degli Studi Roma Tre
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica (magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); Architettura-Restauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.
Accademia di Belle Arti di Roma
La partecipazione a otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti di tutti i corsi al riconoscimento di due crediti formativi.
Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
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