La Roma pittoresca di Ettore Roesler Franz

Nel 1881 Roesler Franz espone sedici Vedute del Tevere nel suo studio in Piazza San Claudio 96. Queste opere costituiscono il primo nucleo della serie di Roma Pittoresca, come lo stesso artista la definisce, ma che poi verrà meglio conosciuta con il nome di Roma sparita.
Nel 1883 partecipa alla mostra a Palazzo delle Esposizioni con la prima serie di quaranta acquerelli che espone nella sala dell’Architettura. La Giunta capitolina stanzia cinquantamila lire del proprio bilancio per l’acquisto di alcune opere presenti in mostra. Il sindaco Leopoldo Torlonia si interessa direttamente dell’acquisto che costerà alle casse comunali diciottomila lire. L’operazione viene apertamente criticata sia per l’elevata somma impegnata, sia perché la commissione scelta per esprimere il proprio parere, presieduta dallo stesso sindaco, è ritenuta non competente.
Nel 1884 espone la serie dei quaranta acquerelli alla mostra della Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti, dove nel 1891 presenta nuovamente alcune opere della stessa serie. Nel 1888 la prima serie3 degli acquerelli viene esposta a Berlino e poi nel 1850 a Vienna. La seconda e la terza serie degli acquerelli Roma Pittoresca sono esposte nel 1897 nel foyer del Teatro Drammatico Nazionale. Nel 1904 alcune opere della serie di Roma Pittoresca sono presenti all’Esposizione italiana a Londra. Nel 1908 il Comune di Roma acquista la seconda e la terza serie (ottanta opere) di Roma Pittoresca. La prima proposta di acquistare gli acquerelli viene fatta in Consiglio comunale nel 1897; è poi rinnovata nel 1902 e nel 1904 col proposito di allestire la collezione nel Museo Topografico previsto al palazzo degli Anguillara. Bisogna però attendere il 1908 quando, dopo alcune dibattute sedute, del 24 e 25 aprile, la proposta verrà approvata alla presenza del sindaco Nathan. I centoventi acquerelli vengono inizialmente sistemati nel palazzotto della Farnesina ai Baullari. Nel 1911 le tre serie di Roma Pittoresca vengono esposte in Castel Sant’Angelo in occasione dell’Esposizione Internazionale di Roma. Nel 1929 gli acquerelli vengono trasferiti nell’edificio dell’ex pastificio Pantanella a piazza Bocca della Verità, dove vengono esposti al pubblico l’anno seguente nel neocostituito Museo di Roma. Nel 1952 i centoventi acquerelli vengono trasferiti nella nuova sede del Museo di Roma a Palazzo Braschi in piazza San Pantaleo. Parte di essi nel 1980 verrà trasferita presso il Museo del Folklore, l’attuale Museo di Roma in Trastevere.